Non ho approfondito, Kobaiano, ma mi pare che fino a fine anno si potranno vendere le Euro3 mentre nel 2017 sarà possibile soltanto immatricolare le Euro4.
Questo significa che le eventuali Euro3 ancora nei magazzini (di fabbriche o concessionari) saranno immancabilmente immatricolate - leggi "targate" - entro l'anno in corso, e poi vendute come "chilometro zero".
Questo quel che so.
Dopo il "Volkswagen gate" automobilistico, sembra che le case stiano provando a procrastinare la calendarizzazione già prevista per le varie normative AntiInquinamento, in quanto potrebbero fare fatica a star dietro alle restrizioni previste.
"Far fatica" nel senso di "spendere troppo".
Non so se anche nel mondo motociclistico il problema è così sentito, ma le case hanno sempre un occhio sui costi, e qualsiasi normativa che le obblighi ad aggiungere dotazioni (es.: l'ABS) piuttosto che a garantire per un certo numero di chilometri alcune componenti (es.: catalizzatore) crea loro qualche problema.
Non so se l'Euro5 motociclistico arriverà così a breve. Non mi sono proprio informato sulla cosa.
Mi sembrerebbe un po' eccessivo, ma se l'hai scritto è perché tu già hai analizzato la questione.
Quel che non capisco è il perché ora occorra fare le corse quando l'Euro3 è durato per molto più tempo.
E altrettanto non capisco com'è possibile che le case (automobilistiche in primis) non abbiano fatto pressioni sul legislatore per rallentare l'arrivo delle nuove normative e magari "ammorbidirle" quel tanto che serviva a loro.
Le azioni di lobbing sono all'ordine del giorno, e l'industria dell'automotive no nè certo marginale nella nostra economia.
Forse pensavano di poter fare le furbe (come in effetti è successo) truccando le centraline.
Boh?
Altra cosa che non capisco è proprio nel nome.
Se sulle auto oggi siamo all'Euro6, che motivo c'è di disallineare la nomenclatura con le moto?
E' proprio impossibile passare dall'Euro3 all'Euro6 e proseguire la numerazione da lì?
Ogni tanto ci si riallinea e via.
Tanto il nome "Euro4" è una semplificazione: sui libretti c'è il codice di legge.
Che io sappia le normative AntiInquinamento sono diverse a seconda del veicolo.
Come peraltro è logico sia.
I "motorini" da 50cc hanno regole diverse dalle "moto vere".
Ad esempio, se non sbaglio, sui cinquantini l'ABS obbligatorio sulle 2 ruote potrebbe venire sostituito da una "frenata combinata" per non incidere troppo sui costi.
Visto il trend decrescente del costo di queste componenti, potrebbero essere tutte pippe, ma va considerato anche il costo della componentistica aggiuntiva (es.: tubazioni e sensori) e del relativo montaggio.
A livello industriale, e su numeri consistenti, anche risparmi di 2 Euro a veicolo possono creare differenze sul totale davvero notevoli.
La speranza è che, su certe cose, considerino il fatto che quei 2 Euro potrebbero rigirarteli sul prezzo moltiplicati per 5 (quindi guadagnandoci) offrendo però un oggetto più completo o aggiornato.
Penso che 10 Euro (ma anche 50...) in più sul costo di acquisto non sia mai stato la discriminante per scegliere uno scooter o l'altro.
Ma questa è materia per gli esperti di marketing e di mercato, non mia