Essendo appassionato di borsa ed operando in quel mondo da oltre 20 anni con 3 anni sulle spalle di Piazza Affari, stavo come ogni giorno dando uno sguardo alla giornata economica ed agli appuntamenti macroeconomici della settimana, quando ad un certo punto mi salta all'occhio che alle 15.15 a Wall Street oggi Marchionne (detto Pinocchio) e John Elkann, daranno l'apertura al mercato suonando la mitica campanella... allo stesso tempo in perfetta contemporanea verrà messa in contrattazione a Piazza Affari, da oggi orfana di FIAT sul FTSE, indice principale del mercato azionario in Italia.
Non sto qui a tediarvi con noiosi discorsi di finanza (e magari incomprensibili ai più) di quanto FIAT sia stata un pilastro per l'Italia dal dopoguerra in poi, e non solo in borsa, ma permettetemi una piccola riflessione... da oggi FIAT non esiste più non solo in borsa italiana ma anche proprio "fisicamente", infatti la nuova FIAT Investment fusa con Chrysler è divenuta una società di diritto olandese, con sede legale ad Amsterdam e sede fiscale a Londra. Solo qualche giorno fa "Pinocchio" ha annunciato di lasciare FIAT nel 2018, e dopo aver dato un calcio nel culo a Montezemolo in Ferrari, ha già fatto chiarezza che Elkann non sarà il nuovo presidente nè successore di niente e nessuno, tagliando per sempre il cordone ombelicale che legava FIAT alla famiglia Agnelli. Un bene? un male? non sta a me giudicarlo, però Pinocchio aveva giurato di fare di tutto per tenere FIAT in Italia, mentre da quando è entrato al comando in FIAT non ha fatto altro che farla andare in giro per il mondo a pezzettini (come direbbe Papa Francesco). Ma quel che è peggio e nessuno ancora ha il coraggio di dire, nè sui giornali nè sulle trasmissioni minchiose alla TV, è che appena arriva la modifica all'articolo 18 che tanto si sta parlando, dal giorno dopo TUTTI i dipendenti FIAT in Italia potranno essere licenziati senza motivo, senza retribuzione e senza indennità, come se non bastasse, si sta discutendo in questi giorni di eliminare pure la cassa integrazione.
Non aggiungo altro... penso che dove voglio arrivare si capisca chiaramente no? magari sbaglio... me lo auguro vivamente per le migliaia e migliaia di FAMIGLIE che portano a casa il pane grazie all'universo ex FIAT.
Ed ora Pinocchio vai!! più veloce della luce.... c'è la Ferrari che aspetta!!
però so di certo che quando hanno fatto l'assemblea circa i primi di Agosto, hanno dato la possibilità agli azionisti di esercitare il diritto di recesso, stabilendo un tot per azione calcolato su una media al prezzo di chiusura di tot mesi (mi sembra 6), di circa 7 euro e spiccioli, per chi avesse votato a favore della fusione. Purtroppo le migliaia di azionisti che si affidano allo sportello della banca o che saltuariamente si informano per sapere come va, non sapranno nemmeno cosa è successo e avranno saputo oggi al telegiornale che FIAT non esiste più, facendo un mezzo infarto per niente immagino, altrettanti non avranno potuto fare niente perchè erano in ferie (casualmente), in questi casi, oltre a chi non ha votato per la fusione, avranno il corrispondente in azioni FCA, ovviamente come prevedibile in questi casi, con un 10% secco di perdita rispetto a chi ha esercitato il recesso. Sto parlando di gente che detiene titoli per investimento e non gli speculatori, che mi sembra non potevano far nulla per via di un paletto messo da Consob di detenere le azioni dal momento della votazione al giorno di recesso (giustamente questo).
per far passare tutto questo 