CaponordForum.com

Prendendo spunto dalla lezione sulle tecnologie che Aprilia ha implementato sulla nuova Caponord 1200 che il nostro Amico Andrea, Manager "Ricerca & Sviluppo" in Aprilia per l'elettronica, ha fatto un mese fa a Is Molas, mi piacerebbe avviare una discussione in cui ciascuno dice quel che pensa a riguardo di questi nuovi "ausilii".

Per come la vedo io, sono i benvenuto perché garantiscono un più agevole raggiungimento delle performance che la moto può offrire, senza alcun compromesso con il comfort e portando inoltre la sicurezza ai massimi livelli

http://youtu.be/nELn-6rq-do

Dite la vostra!

Concordo fin quando la moto è nuova e le tasche sono piene.
Intendo dire che quando la moto avrà qualche annetto, una centralina varrà più della moto usata.
Un esempio concreto, centralina rsv2 costa 3mila euro , non ricordo se l`ho letto su motociclismo o su dueruote.
Non vorrei che di questo passo si arrivi alla situazione delle auto dove capita che auto buone con pochi anni e danni contenuti, si deve buttare via per l`esagerato costo dei vari airbag che scoppiano e costano come un`auto nuova. Spesso esplodendo distruggono cruscotti e mezzi interni delle auto che dovrebbero essere costruiti in moto da sostituire solo gli airbag. È evidente che lo fanno per vendere più auto e ricambi possibili.
Spero non sia cosi ma forse ragiono come una che ha l`istinto di aggiustare le cose prima di buttarle.

E' difficile darti torto, ma il problema dei ricambi è comunque dietro l'angolo di ciascuno di noi.
Quando un paio di anni fa rischiai di ammazzarmi, perché nell'infinito rettilineo tra Parma e Reggio la macchina si mise a girare su sé stessa (testacoda) causa neve e chissà cos'altro, scoprii che i ricambi di carrozzeria erano oltre che rari anche piuttosto costosi.

Parlo di "lamiere e plastiche" (tipo il paraurti posteriore), non di roba particolarmente tecnologica.

Le centraline sono purtroppo assai costose anche quando il veicolo è regolarmente commercializzato, per cui il fatto che cambiare una componenete di quelle possa essere troppo costoso per il valore commerciale di una moto è assolutamente possibile.

Nelle auto, per mille motivi, l'elettronica la fa da padrona ormai da anni.
Sulle moto un po' meno, ma ormai è presente in maniera più o meno massiccia.

La notizia cattiva è appunto quella che hai detto: il ricambio potrebbe essere caro come il fuoco.
Quella buona è che l'affidabilità è in genere molto elevata, e c'è il caso che tu possa trovare il pezzo ancora buono su di una moto che è stata demolita o radiata perché ha subito un incidente.

Nel bene e nel male, il dilemma "la butto o la riparo" è ricorrente in chiunque abbia una moto/auto con più di 10 anni.
Quando il valore commerciale ha ormai raggiunto un livello così basso da rendere persino la manutenzione ordinaria sproporzionata al valore dell'oggetto.

Un bel tagliando, il cambio delle gomme o delle pastiglie dei freni, piuttosto che la distribuzione costano sempre la stessa cifra su di un mezzo che ha 3 anni e su uno che ne ha 15.
Peccato che forse nel primo la spesa rappresenti magari il 10% del valore e nel secondo il 70%.

Qui, l'elettronica o la meccanica, fanno poco.

Concordiamo quindi

Aggiungo solo che nelle auto, quelle più grosse perdono valore con una progressione impressionante, a 5/6 anni di vita hanno perso circa l'80% del loro valore iniziale.
Dico sempre che per valutare certe auto bisogna saper quanta benzina hanno nel serbatoio

Per le moto ancora non è così

E già!
Specie se hanno il serbatoio piccolo!

Uno dei problemi, comunque, è che i costi di mantenimento aumentano col passare dell'età.
Quelli legati all'assicurazione non variano (per assicurarti con un certo massimale, sempre quella cifra devi pagare).
Il bollo aumenta, siccome l'auto/moto vecchia ha spesso una classe EURO inferiore e quindi viene penalizzata.
Ed infine le spese di manutenzione aumentano per via degli acciacchi.

Quindi si torna sempre lì, al discorso tuo.
Sei in qualche misura incentivato ad avere sempre un veicolo nuovo.

Peccato che la cosa non sia economicamente sostenibile dal 99% delle persone.

Fine OT