Intervista a Marco Zuliani

Quel che non rientra nelle altre sezioni specifiche

Intervista a Marco Zuliani

Messaggioda Marlon » lunedì 29 aprile 2013, 14:10

Riporto qui una breve intervista a Marco Zuliani, Product Manager Aprilia

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Caponord 1200: cosa rappresenta per Aprilia?
Caponord 1200 è l’Aprilia più versatile di sempre.
Una moto tuttofare, allineata con le esigenze e le aspettative del motociclista contemporaneo, che sempre più è alla ricerca della vera moto “totale”. Caponord rappresenta un ulteriore tassello del processo di ampliamento della gamma Aprilia, iniziato con la Shiver nel 2007 e raccoglie l’eredità della ETV 1000 Caponord, che all’inizio del nuovo millennio, irrompeva nel mercato delle maxi-enduro, con elementi altamente distintivi, come il telaio doppio trave in alluminio ed il motore bicilindrico a V di derivazione racing.

Oggi, come allora, Caponord 1200 si propone ad una clientela ancora più esigente, con contenuti di innovazione e tecnologia che sono propri del DNA Aprilia: acceleratore elettronico RbW, ABS a 2 canali, controllo di trazione aTC, cruise control aCC e sospensioni a controllo elettronico aprilia Dynamic Damping (aDD).
Caponord 1200 fa della versatilità uno dei suoi punti di forza: è la moto perfetta per viaggiare, con passeggero e bagaglio al seguito, ma non tradisce le sue origini Aprilia, segnate da una storia fatta di ininterrotti successi nelle più selettive competizioni a livello mondiale, come la SBK, dove Aprilia è 4 volte campione del mondo, rimanendo una moto fantastica ed efficace nella guida sportiva.

Quali novità su Caponord 1200?
Nonostante la somiglianza tra le due basi tecniche, Caponord 1200 è una moto radicalmente diversa da Dorsoduro 1200. Ogni componente è stato oggetto di modifiche ed evoluzioni, per meglio accordarlo al carattere ed alla vocazione tuttofare di Caponord.
In particolare:
- Il traliccio del telaio è completamente nuovo. Presenta nuove quote geometriche, appositamente studiate per garantire alla moto grande stabilità, ma, allo stesso tempo, una ottima maneggevolezza.

- Il telaietto reggisella è stato riprogettato ed ora è in acciaio ad alta resistenza, per garantire una elevata capacità di carico.

- Il motore è stato oggetto di profonde modifiche e aggiornamenti:

a) sono nuovi i corpi farfallati, ora Ø52 mm contro i precedenti Ø57 mm

b) è stato aggiunto un iniettore per ogni cilindro, quindi ora sono 2 gli iniettori che alimentano ciascuna camera di combustione

c) l’accensione è affidata ad un collaudato sistema a doppia candela, twin-spark

d) è stata aggiunta una seconda sonda lambda allo scarico

Tutte queste modifiche al motore hanno contribuito a migliorare l’efficienza e il controllo della combustione, aumentando la qualità di erogazione della coppia su tutto il range di utilizzo, oltre che a ridurre i consumi di circa il 20%, rispetto alla configurazione di partenza.
Il motore inoltre eroga la potenza massima 1000 rpm più in basso, ed anche questo contribuisce ad abbattere i consumi. Sempre per quanto concerne il motore:

e) la rapportatura finale è stata allungata, per ridurre il regime di rotazione del motore nei trasferimenti autostradali, con conseguente beneficio per quanto riguarda i consumi ed il comfort di marcia (rumore, vibrazioni)

f) il sistema di scarico è dotato di una nuova valvola a controllo elettronico, che contribuisce ad abbattere le emissioni sonore (di conseguenza aumentare il comfort) nella guida rilassata, liberando un sound coinvolgente quando si ricerca la massima potenza.

g) è stato installato un nuovo generatore alle terre rare, ad alta efficienza, da 690W, in grado di garantire l’alimentazione di tutti i dispositivi elettronici di serie, più eventuali optionals aggiuntivi.

- Il serbatoio carburante è nuovo e realizzato con tecnologia rotazionale, che ha permesso di ridurne gli spessori, garantendo una ridotta sezione tra le gambe del pilota, rendendo la moto adatta ai piloti di tutte le stature, pur garantendo un’elevata capacità (24 lt).

- le sospensioni pluri-regolabili della versione base presentano una nuova taratura, orientata a garantire il massimo comfort di marcia.

Quali sono le caratteristiche distintive di Caponord 1200?
Durante lo sviluppo di Caponord 1200 abbiamo tenuto bene in mente l’obiettivo primario:
realizzare la moto più versatile della gamma Aprilia.

La versatilità quindi è una delle sue caratteristiche distintive.
Caponord 1200 offre un bilanciamento perfetto tra sportività e comfort: è un’Aprilia, quindi vanta caratteristiche ciclistiche come sempre al top nello sport, ma sa anche essere docile e gentile nel turismo e nell’uso quotidiano.

A tutto questo si aggiunge una dotazione di primissimo livello in termini di tecnologia ed innovazione. Le sospensioni elettroniche aDD, uniche al mondo, ma non solo. Caponord offre il meglio attualmente disponibile a livello meccanico e elettronico, per un’esperienza di guida coinvolgente in ogni frangente.

Perché la ruota anteriore da 17" e non la 19"?
All’inizio del progetto abbiamo valutato anche la possibilità di adottare una ruota anteriore da 19”.
Indubbiamente però la maggior parte degli utenti di maxi-enduro utilizzano la loro moto al 99% su strada: abbiamo quindi ritenuto corretto impegnarci per realizzare la migliore moto del segmento, nell’ottica dell’utilizzo prettamente stradale.
In ogni modo la facilità di guida, la qualità delle sospensioni e il baricentro basso, permettono di percorrere strade bianche senza difficoltà.

aMP: he cos'è e come funziona?
Caponord 1200 è la prima moto Aprilia ad affacciarsi al mondo della multimedialità.
aMP sta per “Aprilia Multimedia Platform” ed è una piattaforma multimediale che consente di far dialogare l’elettronica di bordo con uno smartphone di ultima generazione.

Il pacchetto comprende una centralina aggiuntiva bluetooth, acquistabile tra gli accessori originali Aprilia dedicati a Caponord, ed una app scaricabile gratuitamente (già disponibile per iPhone, a breve lo sarà anche per Android).

Il sistema permette di integrare i dati provenienti dalla sensoristica di bordo con quelli provenienti dai sensori dello smarphone, utilizzando quest’ultimo per visualizzare informazioni normalmente non fornite dal cruscotto di serie.

Ad esempio:
- potenza e coppia istantanea erogata dal motore;
- percentuale di slittamento della ruota posteriore;
- marcia suggerita, in ottica riduzione consumi;
- angolo di piega, calcolato sulla base dei dati provenienti dai girometri dello smartphone + i dati di velocità provenienti dai sensori della moto;
- altri ancora..

Il sistema inoltre è in grado di individuare e guidare il pilota verso il distributore di benzina più vicino in caso di entrata in riserva, o verso il dealer Aprilia più vicino in caso di malfunzionamento o di guasto.

Sono in sviluppo moduli in grado di inviare una chiamata di emergenza in caso di incidente isolato, o di fornire allerta meteo in caso di maltempo incipiente nella direzione in cui si sta viaggiando. Ovviamente, le potenzialità dell’applicazione sono infinite e costantemente implementabili tramite aggiornamenti.

Qualità/Affidabilità: come vengono ottenuti?
Obiettivo di Aprilia è quello di garantire al cliente finale la massima qualità ed affidabilità dei prodotti.
Il processo di sviluppo interno all’azienda è definito da precise regole e normative che contribuiscono a creare un “circolo virtuoso” della qualità.

A partire dal foglio di carta bianca, ogni componente deve superare una serie di “checklist” di progettazione, una serie di regole di buona progettazione che sono figlie dell’esperienza e del know-how maturato dall’azienda in anni di sviluppo di nuovi prodotti.
Alle checklist si sommano le norme di riferimento che stabiliscono i criteri di accettabilità dei componenti realizzati dai nostri fornitori e le relative metodologie di verifica.
A questo si somma in parallelo un approfondito processo di test e prove dei vari componenti, sia su banco, che su prototipi marcianti.

Prima di deliberare il relativo layout costruttivo, ad esempio, un telaio deve superare una serie di prove al banco, che ne verificano la resistenza, sottoponendolo a centinaia di migliaia di cicli di carico per ogni asse (orizzontale, verticale, imbardata).
Questi cicli equivalgono a ben più degli stress che il telaio affronterà in tutta la sua vita utile sulla moto. Sui banchi prova automatizzati, i robot guidano i veicoli completi, simulando cicli di accelerazione e frenata, che replicano acquisizioni di situazioni avvenute nel reale traffico o, per le moto sportive ad esempio, di giri di pista.
Provate a pensare a una RSV4 che viene guidata per centinaia di ore replicando un giro “al limite” al Mugello: se non è un test di affidabilità approfondito questo…
.~ Marlon ~.
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