La prima cosa è... moderare il movimento del polso.
Poi occorre avere l'ultima mappa.
Diciamo la verità.
I consumi sono un po' come gli occhi: ciascuno ha i suoi.
Intendo dire che, a parità di moto e di percorso, non è raro che due persone misurino consumi diversi.
La conferma definitiva l'ho avuta un paio di settimane fa.
Sento il mio Amico Tommaso per un saluto e mi dice di aver preso per suo figlio una Suzuki SV650 depotenziata.
Mi racconta però che è rimasto esterrefatto dai consumi: tra i 10 in città e i 12 fuori.
Ha portato la moto più volte in officina ma non hanno rilevato nulla che non andasse.
Sicché ha concluso la telefonata dicendomi "so che non è uno che guida col coltello tra i denti, ma lo stesso vedo di guidarla io per una settimana e poi vedo se consuma tanto pure con me".
Risentito 10 giorni dopo ha esordito con un coloritissimo "mio figlio è un coglione!".
In sostanza lui, guidando spigliatamente e con un buon 50% di città, era riuscito senza sforzi a stare vicino ai 16.
Ed ha capito che il figlio, che prima guidava un mono 125cc, non aveva capito una sega di nulla di come si guida un bicilindrico.
Lo teneva sempre nella parte alta del contagiri anche se non stava correndo, e questo portava il motore a consumare un 30% in più del necessario (senza peraltro dargli migliori prestazioni...).
Capito l'inghippo, e spiegato tutto al figlio, tutto è tornato sotto controllo.
Questo per dire:
c'è modo e modo di "andare tranquilli".
E il COME si guida incide moltissimo sui consumi.
D'altra parte l'ho rilevato più volte nei raduni.
Partiti dopo il pieno con moto identiche, al pieno successivo c'è gente che mette anche 1,5/2 litri di più di altra.
Eppure si è viaggiato insieme...
Come diceva Arbore:
meditate, gente.
Meditate!