Sai,
Si può affermare tutto e il contrario di tutto.
Tu parli di "
questioni per cambiare un pezzo di carena", e qui sul CNForum potrai leggere di gente che s'è vista cambiare una intera borsa la cui vernice s'era rovinata.
A cercare l'episodio singolo, si trova il bello e il meno bello.
Resta un fatto che, quasi sempre, si tende a parlare male di un brand e a esaltare le qualità (reali o presunte) di un altro.
Come ho scritto prima, quel che non comprendo è l'atteggiamento ipercritico che tendiamo ad avere noi appassionati del marchio.
Verso il prodotto, verso il modo di proporlo, verso il modo di gestire il brand...
Diamine!
Ma negli altri Forum di marca non si leggono tanti piagnistei!
Se tu sei un fan sfegatato di DucAudi, piuttosto che di BMW, KTM o chiunque altro ti venga in mente, difficilmente approfondisci la tua conoscenza dei prodotti "avversari".
E tantomeno leggerai quello che i relativi appassionati scrivono.
Però può succedere per mille motivi di dare un'occhiata oltre il proprio muretto.
E quando gli altri guardano nel nostro giardinetto vedono troppo spesso gente che non fa altro che criticare.
Cosa può pensare, allora, l'appassionato concorrente?
Una sola cosa:
"
se loro, che sono fan, ne parlano male, vorrà dire che son dei cessi! Conosceranno bene la loro moto!!!".
Sbaglio?
Io, se vado su siti BMW e in altri posti, non è che non riesca MAI a leggere qualche commento poco entusiastico, ma succede sporadicamente.
Da noi (e non mi riferisco soltanto ai "nostri" Forum ma all'intero panorama dei gruppi Aprilia), ogni giornata sembra che vengano fuori problemi che magari - dopo un minimo di analisi - tali non sono.
C'è una
verve polemica innata ed incomprensibile.
Hai tirato fuori un filmato.
Roba di 3 anni fa minimo.
OK.
Non è un filmato ufficiale.
L'ha girata l'intervistatore (Di Pillo) con DJ Ringo dietro alla telecamera per propri usi.
E lì c'è Max per il solo fatto che lo conoscono e l'hanno tirato dentro.
Max, fondamentalmente, non è MAI stato un vero e proprio "uomo immagine" per cose che non fossero le corse e al limite la RSV4.
Desumere da un filmato in cui non brilla per competenza specifica sui due modelli esposti che Aprilia non sappia "comunicare" mi sembra rientri nel caso della critica tout-court di cui ho scritto estesamente.
Se un giornalista mi intervista perché son famoso, e io mi impappino o non dimostro di essere preparato su di una certa cosa ma questo filmato viene mandato in rete lo stesso, è dura trarre la conclusione che il produttore è un coglione.
Al limite posso esserlo io!
Non so se mi son spiegato.
Alle presentazioni-stampa dei prodotti Aprilia, te lo posso assicurare, c'è
sempre gente che conosce la moto in ogni più piccolo dettaglio.
Persone preparate e che sono in grado di far fronte alle domande più insidiose con abilità e soprattutto intelligenza.
Che poi la comunicazione non sia la più efficace, che non comprino altrettante pagine pubblicitarie su giornali e web quanto la concorrenza, che non riescano a proporre - e quindi a vendere - con efficienza la propria roba, sono altri film.
Magari veri, nessun lo nega.
Ma con un filmato non c'entrano nulla.
Non nascondiamoci dietro ad un filo d'erba.
Ciascuno di noi decide di comprare una moto in base ad uno stimolo istintivo.
Può essere l'
allure del brand (la voglia di apparire; il desiderio di venire accettati in un gruppo: oppure di venire stimati per quello che si ha etc.) piuttosto che l'estetica di un modello specifico che ci ha colpiti.
Dopo che s'è accesa la luce, ed il desiderio comincia a farsi largo, subentrano le considerazioni razionali.
Allora si va a spulciare il Web o i giornali, a chiedere agli amici e così via, per raggranellare informazioni.
Essendo però la moto nel 99,9% dei casi un lusso e non una vera necessità, desideriamo fortemente che le indicazioni raccolte possano confermare che la scelta fatta all'inizio è la più sensata.
A volte ci raccontiamo vere e proprie balle, per autogiustificare un acquisto che, con il buonsenso, nulla ha a che fare.
Siamo fatti così, c'è solo da prenderne atto!
Per calare il discorso sulla realtà.
Se tu sei rimasto colpito dalla Dorsoduro (è un puro esempio), sicuramente hai guardato anche altre moto del segmento, ma alla fine ti sei persuaso che quella fosse la scelta migliore.
Tu (proprio tu, DonDiego), magari hai analizzato più freddamente componentistica, qualità costruttiva e prestazioni.
Altri, la maggioranza, sono andati più sulla "sensazione" (cosa normale, visto che le moto si scelgono più "di pancia" che "di testa"
).
Rimane però un sacco di gente che di opinioni precise non ne ha proprio.
E si fa influenzare dal sentito dire e dal giudizio altrui.
Se un amico ti avesse detto "non prendere la DD che fa cagare!", tu probabilmente non gli avresti dato retta perché hai già una personalità formata e ti fidi di più del tuo giudizio ponderato rispetto a quello che altri possono pensare.
Se sposti il discorso sul classico ragazzotto, la musica cambia.
Vede la gente che sbava su - esempio - DucAudi, e anche se ci sarebbero moto che a lui personalmente piacciono di più, non le prende in considerazione.
Idem se sei una persona che è circondata da gente che ha adottato come "figo" un brand.
Pensi che tutti i commercialisti o i dentisti che comprano un GS, piuttosto che i "fighetti" che spendono un rene per un iPhone, facciano tanti ragionamenti?
Si uniformano e chiusa lì.
Non ci tengono a passare per "originali", a meno che non abbiano precise esigenze o abbiano razionalmente scelto qualcosa di più adatto a loro.
Sì,
perché a parole tutti dichiariamo di essere "unici", di fare scelte "libere" e di essere assolutamente esenti da influenze esterne nei nostri giudizi, ma alla prova dei fatti temiamo di sentirci fuori dal gruppo se imbocchiamo strade che non sono quelle seguite dal branco di pecore cui facciamo parte.
L'autonomia richiede saldezza di carattere e fatica.
Prevede l'essere disposti a rinunciare all'approvazione del prossimo (cosa che, chi più chi meno, tutti perseguiamo) e il rimanere esposti ad ogni genere di presa in giro.
Devo ammettere, tornando al discorso moto, che non mi è
MAI capitato di essere guardato con compatimenti perché guido un'Aprilia.
Anche se son tutto fuorché un buon testimonial (non sono alto, bello e soprattutto bravo a guidarla), sia con la precedente che con l'attuale gli altri motociclisti mi hanno sempre riservato un ché di interesse.
Positivo, intendo.
Più di uno, nel tempo, si è avvicinato per chiedere informazioni e magari per fare complimenti.
A volte anche per chiedermi come va o se è vero che è "problematica".
Questo mi porta a pensare che molta più gente VORREBBE comprarsi un'Aprilia.
Che gli estimatori delle nostre moto sono molti di più di quelli che se le son comprate.
Però...
Restano ostaggi del conformismo, piuttosto che della paura di fare una scelta che - si dimostrasse poco felice - li porterebbe ad esser presi per il culo dal gruppo di amici.
E in questo, come ho sempre detto, Aprilia e il suo management devono lavorare.
Le moto, quanto a qualità e affidabilità, non sono seconde a nessuno.
Potranno non essere le prime, ma certo nemmeno le ultime e le peggiori.
E' il brand che deve tornare ad essere percepito per quello che realmente vale.