Fallo,
ma davvero il mio invito era spassionato.
Quando uno descrive un rumore a parole, lo fa sulla base della propria sensibilità ed esperienza oltre che sulle sue... orecchie.
Sembra una cretinata, ma quello che senti tu posso anche non sentirlo io.
E anche se lo sento, posso essere portato a intepretarlo in modo diverso dal tuo.
Oltretutto, quando uno descrive un "sintomo", è normale acuire la propria sensibilità e associare quello che si è letto ad una cosa che si è verificata personalmente.
Quasi sempre del tutto differente come cause e manifestazioni.
Questo porta spessissimo a credere di avere problemi che in realtà non esistono.
Io la chiamo scherzosamente "ipocondria motoristica".
Non appena uno dice "
mi è successo questo", saltano sù in 20 a dire "
anche a me!".
Tutta gente che prima se ne stava tranquilla e zitta
Prendetela come battuta, ma se ci fate caso noi umani funzioniamo a questo modo.
Se leggiamo di una malattia, ci sentiamo addosso i sintomi, e associamo certi malesseri a quel che si è letto o sentito.
La cautela è sempre una buona cosa, ma non deve sconfinare nella paranoia.
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